18.11.2012 – Commemorazione ai caduti Carristi – Poggi Bonsi (SI)

18.11.2012 – Commemorazione ai caduti Carristi – Poggi Bonsi (SI)

Anche quest’anno i carristi del Veneto e del Trentino  hanno onorato, con la loro presenza numerosa, la festa carrista della Val D’Elsa presso il Castello della Magione di Poggibonsi (SI), un complesso monumentale medievale, lungo la Via Francigena, appartenuto ai Cavalieri Templari.

Lo stesso Gran Maestro del Templari ha presieduto la cerimonia religiosa, celebrata rigorosamente in lingua latina prima della deposizione di una corona di alloro al monumento carrista adiacente al castello.

Il monumento è stato  eretto in ricordo della 3ª Compagnia Volontari Universitari, nata nel dicembre 1940 e che ha raccolto gli studenti che lasciarono l’Università per raggiungere volontariamente , come carristi del 132° Reggimento Carristi della Divisione Corazzata “Ariete”, i reparti combattenti in Africa ad El Alamein.

A guerra finita i non molti Reduci cominciarono a riunirsi ogni anno fin dal 1951 nella Caserma S. Chiara di Siena dove fu eretta la stele rappresentante il “Carrista del deserto”, trasferita successivamente nel prato del Castello della Magione per concessione del Gran Maestro e di tutto l’Ordine Templare.

Alla cerimonia erano presenti oltre che le autorità locali, il L. Ten. Farina del 132° Reggimento Carri, il Presidente Regionale dei Carristi toscani Gen. Filippini, il Gen. di C.A. Pachera Presidente del Veneto Occidentale, il Magg. Bertola Presidente del Veneto Orientale, le delegazioni carriste di Treviso, Padova, Rovigo, Verona, Monselice, Trento e il Presidente del Nastro Azzurro di Rovigo Geom. Maron con l’Alfiere ed il Labaro.

L’evento è stato un’occasione per ricambiare l’assiduità della presenza dei carristi di Poggibonsi alle manifestazioni del Veneto e del Trentino oltre che, visto il tempo clemente nonostante le previsioni del tempo non favorevoli, una gradevole gita mattutina alla vicina San Gimignano, uno dei borghi medievali più belli d’Italia, famoso per le sue “cento torri”.

La festa ha avuto anche il momento conviviale, un’immancabile occasione per stare vicini, fraternizzare e  trascorrere  alcune ore in allegria con tanti  amici.

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