14-15.11.2015 – 1915, primo anno della grande guerra, illusioni e sofferenze – Rovigo

14-15.11.2015 – 1915, primo anno della grande guerra, illusioni e sofferenze – Rovigo

Sabato 14 Novembre si è svolto al liceo scientifico “Paleocapa” di Rovigo e domenica 15 presso la sala Agostiniani del comune di Polesella (RO) il convegno :1915, primo anno della grande guerra, illusioni e sofferenze. Il convegno è stato organizzato dal comitato scientifico “ Maggiore Sebastiano Nino Bedendo” con il patrocinio della Presidenza del Consiglio e della Regione Veneto per il centenario del primo conflitto mondiale, della prefettura e del comune di Rovigo e Polesella. Il comitato è costituito dal magg. G. Bonfiglio, Dott. A. Burato, Geom. G. Maron, Arch. D. Milan, Dott. N. Persegatie e Prof. L. Raito. Sabato mattina ha visto la partecipazione, oltre al pubblico, degli studenti di classe quinta del liceo e di un istituto tecnico, periti industriali. In apertura hanno portato i loro saluti il vicesindaco Ezio Conchi, il viceprefetto Carmine Fruncillo, il vescovo monsignor Lucio Soravito De Franceschi. Nel corso della due giorni si sono avvicendati ventuno relatori,provenienti da varie città italiane, militari tra cui il Gen. Basilio Di Martino, Gen. Enrico Pino, Coll. Filippo Cappellano, docenti universitari,studiosi, ricercatori ed appassionati, i quali hanno focalizzato l’attenzione sul primo anno di guerra del nostro paese, a partire dagli entusiasmi iniziali, sostenuti dall’olografica propaganda nazionale, quando l’impresa fu salutata come l’ultima guerra d’indipendenza e molti credevano che  si sarebbe trattato di un conflitto lampo. Poi i primi insuccessi, il logorio della guerra di posizione, le difficoltà sul fronte carsico di confine, le pesanti perdite umane e degli armamenti. Un focus su aspetti caratteristici: le fortificazioni e trincee, le tipiche doline, le dotazioni dell’artiglieria italiana e austro-ungarica, l’efficiente servizio postale e la censura, il contributo delle donne “portatrici carniche, crocerossine e perfino spie”. Particolarmente drammatica la descrizione degli effetti della guerra, la prima di massa ed industriale, le malattie e debilitazioni nel fisico e nella mente, gli ospedali e i manicomi, con il risvolto positivo di avere dato impulso alla ricerca medica. Al termine, gli organizzatori hanno dato appuntamento al prossimo anno per il Convegno sul 1916.

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